Lavorazione del riso tradizionale
La Pila Schiavi, dopo il reperimento di una mappa (Archivio di Stato di Mantova, Fondo Mappe e Disegni, n. 482) disegnata dall'Ingegnere Camerale e Prefetto delle Acque Doricilio Moscatelli Battaglia e datata 22 novembre 1687, risulta essere la più vecchia pila da riso del mantovano ancora oggi in attività.
La lavorazione ottenuta ancor oggi con il tradizionale sistema
(tutti i macchinari sono azionati da cinghie di cuoio, il riso lavorato
con l'elica nella macina di smeriglio) si differenzia in due fasi principali
della raffinazione del cereale. La prima, la "sbramatura",
consiste nella separazione del seme (cariosside) dall'involucro esterno
(lolla), mentre la seconda, il "riso bianco", è
la pulitura della cariosside dalla membrana interna per scoprire il bianco
del chicco.
Con questa lavorazione artigianale si garantisce un prodotto caratteristico,
saporito e maggiormente nutritivo.